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Bambini E Sport: Quale Approccio Migliore?


Il movimento li fa crescere in forma
Ogni bambino ha bisogno di muoversi e praticare attività fisica. I nemici del movimento sono l'impossibilità di scendere a giocare in strada o in cortile per i noti moderni pericoli presenti in questi luoghi, la TV, i videogiochi e tutto ciò che può togliere spazio e tempo all'attività fisica, ivi compresa l'??indisponibilità dei genitori per motivi di disinteresse, di pigrizia o di lavoro.
Camminare e correre assieme, condividere un percorso in bici, giocare a palla su un prato aiuta la loro crescita, fisica e psicologica, rinforza il legame figli-genitori e far bene anche a voi, che sarete costretti a muovervi di più e a tornare un po bambini. Non si deve, sotto i 6 anni, praticare nessuno sport in maniera agonistica, ma si deve soprattutto abituare i bambini ad usare i propri muscoli, a stancarsi anche un po, ad acquisire automatismi, ad essere tonici e pronti.
Fin dai primi mesi di vita si può andare in piscina, e già  questo è un buon modo di muoversi. Successivamente sono le passeggiate, le corse, i percorsi attrezzati e i giochi nei parchi, la bicicletta e la palla (che così poco piace alle mamme e tanto ai maschietti!) ad attirare l'??attenzione di vostro figlio, che troverà in essi una potente motivazione a correre, a pedalare, ad arrampicarsi, a calciare. A usare cioè braccia e gambe per divertirsi, e anche per socializzare.



L'importanza dello sport
Il bambino, se ben indirizzato, saprà alternare attività che farà da solo ad attività che svilupperà con altri bambini: in questo caso saranno inevitabili confronti, scontri, spinte e pianti, che andranno sempre consolati ma non eccessivamente enfatizzati. Lo sport, fin dai primi anni, anche se non è ancora praticato come una vera disciplina, è però un'??ottima palestra per imparare ad affrontare le difficoltà, sia fisiche che psichiche, e offre l'??opportunità di importanti esperienze di vita. Non pretendete mai troppo da vostro figlio, non stimolate eccessivamente l'agonismo, non chiedetegli di arrivare primo, di fare più di quello che è in grado di fare, non esaltatelo, non fategli credere di essere un campione, fatevi sentire ansiosi che lo diventi. Se vi comporterete in questo modo sentire su di una responsabilità eccessiva, percepirà le vostre aspettative come una valutazione delle sue capacità e, se non riuscirà a soddisfarle, rimarrà frustrato e deluso. Soprattutto non spingetelo a raggiungere quei successi che voi avreste voluto raggiungere.


L'attività fisica e lo sport per lui, prima della scuola dell'??obbligo, devono essere esclusivamente l'occasione per una crescita sana e armonica del suo corpo e per socializzare con i coetanei, per temprarsi ma non per stressarsi. Avrà tempo, tra qualche anno, di scegliere lo sport che gli piace, e di praticarlo e di allenarsi correttamente e gradualmente sotto la guida di un esperto allenatore.



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